Ti sei mai chiesto perché gli oleandri fiancheggiano spesso le autostrade italiane? Forse non ci hai fatto caso, ma è un classico, anche se in pochi conoscono il vero motivo che spingono a coltivarli in una zona tanto particolari.
Queste piante sono molto diffusi in autostrada per una ragione ben precisa che solo in pochi conoscono.
Spesso piantati nella striscia d’erba che separa le carreggiate o ai bordi dei guardrail, alcune tesi mettono più o meno tutti d’accordo, altre, invece, sono continuo oggetto di discussione.
Una cosa è chiara: non c’entra nessuna coincidenza, bensì è una scelta voluta.
Cerchiamo allora di fare il punto della situazione, spazzando via gli eventuali dubbi in merito.
Scopriamolo insieme
La folta chioma degli oleandri impedisce o quantomeno ostacola il passaggio di veicoli che accidentalmente si immettono nella carreggiata opposta, un rischio maggiore soprattutto di notte, quando, un po’ per le condizioni di scarsa visibilità e un po’ per i riflessi meno pronti, la tendenza di incorrere in incidenti aumenta.
Qualora avvengano dei sinistri, gli oleandri paiono inoltre fungere da barriera fisica.
Nello specifico, assorbirebbero parte dell’energia cinetica del mezzo e ne devierebbe, di conseguenza, la traiettoria.
Ergo, le probabilità di impatti frontali o ribaltamenti andrebbe a diminuire in misura drastica.
Su questo seconda argomentazione si sentono, però, dei pareri contrastanti.
La fazione opposta sostiene che la robustezza degli oleandri possa aggravare le conseguenze di un urto, specie se sono cresciuti eccessivamente.
La pianta è connotata da una forte robustezza, in grado di adattarsi a varie condizioni, comprese quelle avverse del bordo stradale, tollerando siccità, inquinamento e salinità del terreno.
Richiede poche potature, riducendo i costi di gestione del verde stradale.
In compenso, offre molto dal punto di vista estetico, poiché i colori vivaci contribuiscono a decorare il paesaggio autostradale, che diventa improvvisamente più ricco di fascino.