Il cardinale francese Jean de Bilhères incarica l’artista di scolpire una Vergine Maria vestita che abbraccia un Cristo morto.
La Pietà di Michelangelo si può considerare il primo capolavoro assoluto dell’artista che, a poco più di vent’anni, riesce a creare quella che diventerà una delle più importanti opere d’arte che l’Occidente abbia mai collezionato.
Nella Pietà di Michelangelo, l’artista non ritrae più la Vergine con il volto sofferente come si usava fare all’epoca, ma con un viso quasi rilassato e dai tratti adolescenziali che ha diffuso non poco stupore.
Una delle ragioni della grandezza della Pietà di Michelangelo è rappresentata proprio dall’umanità che l’artista ha saputo infondere nei personaggi della scultura.
Gesù non appare segnato dalle sofferenze della croce e, nella precisione con cui Michelangelo rifinisce sul marmo il suo corpo perfetto sorretto dalla madre, sembra manifestarsi la sua natura divina, quasi a voler sottolineare che nemmeno la morte può scalfire quel corpo.
In quest’opera, si è riversato tutto il sapere classico dell’artista al punto che Michelangelo riesce a raggiungere un livello di virtuosismo eccelso: è una delle sue opere più rifinite e precise dal punto di vista tecnico, al contrario di alcune sculture della maturità che l’artista lascia in quello stato di incerta compiutezza che caratterizza molti dei suoi capolavori.