La Porta di Tutte le Nazioni, conosciuta anche come Porta di Serse, si trova tra le rovine dell’antica città di Persepoli, in Iran.
La costruzione venne ordinata dal re Achemenide Serse I (486 a.C. – 465 a.C.), successore del fondatore di Persepoli, Dario il Grande, per monumentalizzare l’entrata della città. È l’unica delle tre porte di Persepoli rimasta.
Era sorvegliata da creature mitologiche chiamate lamasso o tori con la testa di uomini barbuti. Si credeva che questi animali mitologici proteggessero dal maschio, motivo per cui venivano posti all’ingresso del cancello.
Incisa sopra ciascuno dei quattro colossi vi era un’iscrizione trilingue che attestava fosse stato Serse ad aver costruito e compiuto la porta:
«Ahuramazda è un grande dio per aver creato la terra, il cielo, l’uomo e per lui la felicità, colui che creò Serse e lo fece diventare re, re dei re, re dei diversi popoli, re di questo mondo vasto e immenso , sono figlio di Dario il re, dicendo dagli Achemenidi. Serse, il grande re, dichiara: io ho costruito questa “Porta di Tutti i Popoli” E molti altri edifici eretti da me e da mio padre. Quello che abbiamo costruito di bello è stato per ispirazione divina. Serse il grande re dichiara: Ahuramazda protegga me il mio regno, protegga quello che ho costruito io e che ha costruito mio padre.»