Secondo i resoconti di Apollonio Rodio e Oppiano, Dioniso, il dio del vino, fu allevato con cura e nutrito con miele da Makris, figlia di Aristeo.
In particolare, Oppiano menziona il trasporto di Dioniso da parte delle figlie di Cadmo fino all’Eubea, dove venne affidato alle cure di Aristeo, il quale lo accudì nella sua dimora situata in una grotta sulla cima di una montagna a Karyai.
Aristeo, ricevendo il neonato Dioniso dallo scrigno di Ino, si prese cura di lui nella sua caverna, assistito dalle Driadi e dalle Ninfe che proteggono le api, nutrendolo con attenzione.
Inoltre, Dioniso Brisaios o Briseus, noto pure come dio del miele, era oggetto di venerazione anche a Lesbo, secondo quanto riportato da Ovidio.
Questa divinità era associata al miele, che, secondo la tradizione, fu addirittura inventato dal dio stesso, come si evince dalle fonti antiche.
L’episodio del sostentamento di Dioniso con il miele rivela non solo l’importanza di questo alimento nella mitologia greca, ma anche la stretta connessione tra il dio e la natura, incarnata dalle Driadi e dalle Ninfe.
La figura di Dioniso come dio del miele riflette il ruolo centrale che questo alimento rivestiva nella vita quotidiana e nei riti sacri dell’antica Grecia, conferendo, indubbiamente, al dio un’aura di fertilità e abbondanza.
L’adorazione di Dioniso Brisaios a Lesbo evidenzia altresì la diffusione del culto del dio del miele in diverse regioni, sottolineando l’importanza della sua figura nella religione e nella cultura dell’antica Grecia.
La sua associazione con il miele lo colloca al centro di pratiche rituali legate alla natura e alla fertilità, conferendo al suo culto una profonda dimensione simbolica e spirituale.
Del resto, il miele, nella mitologia greca, era considerato un dono degli dei e un simbolo di dolcezza, nutrimento e immortalità.
Il fatto che Dioniso sia stato nutrito con questo prezioso alimento non fa altro che focalizzare l’attenzione sulla sua natura divina e sul suo ruolo benefico per l’umanità; il fatto che Aristeo, un semidio associato alla pastorizia, all’agricoltura e all’apicoltura, abbia accolto e nutrito Dioniso simboleggia l’unione di diverse sfere della vita e della natura sotto il dominio del dio del vino (e del miele) evidenziando la sua influenza su molteplici aspetti dell’esistenza umana.
Va ricordato inoltre che proprio il culto di Dioniso Brisaios a Lesbo era particolarmente significativo per l’isola, poiché il miele era un elemento essenziale della sua economia e cultura. Lesbo era rinomata per la sua produzione di miele di alta qualità, e l’associazione con tale divinità contribuiva a valorizzare ulteriormente questo prodotto, conferendogli una dimensione sacra e rituale.
Dal momento che Dioniso era considerato un dio itinerante, il cui culto si diffuse in molte regioni del mondo greco e oltre, il suo legame con il miele potrebbe pure riflettere le pratiche religiose e agricole di popolazioni pregresse che veneravano divinità simili, portando a una sincretizzazione di credenze e pratiche culturali.