A quanto pare William Kidd iniziò come apprendista marinaio su una nave pirata, dove divenne amico di diversi coloni e persino di alcuni importanti governatori.
Alcuni anni dopo fece parte dell’equipaggio di una nave corsara.
L’equipaggio si ammutinò e s’impadronì della nave, battezzandola Blessed William.
Un capitano spietato
Nel corso del tempo Kidd si guadagnò la reputazione di capitano crudele e spietato a causa delle dure punizioni che infliggeva ai suoi uomini, che portarono a diversi tentativi di ammutinamento e numerose diserzioni.
Questa incisione rappresenta il capitano William Kidd che ferisce mortalmente con una botte William Moore, uno dei capi dell’ammutinamento che dovette sedare sulla propria nave.
Secondo le prime testimonianze attendibili, nel 1680 William Kidd era a New York, dove lavorava come apprendista marinaio su una nave pirata, diventando così amico di diversi coloni e persino di alcuni importanti governatori.
Nel 1689 William Kidd faceva parte dell’equipaggio di una nave corsara franco-inglese quando, durante un viaggio nei Caraibi, lui e altri membri dell’equipaggio si ammutinarono contro il capitano in comando, Jean Fantin, e sequestrarono la nave.
Gli ammutinati fecero rotta verso l’isola di Nevis, dove battezzarono la nave con il nome del Blessed William.
Alcune fonti suggeriscono che fu nominato nuovo capitano grazie al sostegno di Christopher Codrington, a quel tempo governatore dell’isola.
Kidd entrò al servizio di Codrington per difendere gli interessi dell’Inghilterra dagli attacchi francesi; per cui attaccò l’isola francese di Marie-Galante, che lui e i suoi uomini saccheggiarono, ottenendo un grosso bottino di duemila sterline.
Lettera di corsa
Durante la Guerra dei nove anni, chiamata anche Guerra della lega d’Augusta, una contesa combattuta tra la Francia e una coalizione di Paesi europei, inclusa l’Inghilterra, per cercare di fermare l’espansione francese sul Reno, Kidd divenne corsaro nella marina britannica, dedicandosi alla cattura sia dei pirati che delle navi francesi, finché nel 1691 si stabilì a New York dove sposò Sarah Bradley, giovane e ricca ereditiera.
Nel dicembre del 1695, il nuovo governatore di New York, il conte di Bellomont, ordinò a Kidd di attaccare le navi francesi e le navi pirata che fossero state avvistate nella zona, fatto che non poteva rifiutare per non destare sospetti di tradimento nei confronti della Corona.
Il re Guglielmo III d’Inghilterra offrì a Kidd una lettera di corsa e una nuova nave chiamata Adventure Galley, lasciando a sua discrezione la scelta dell’equipaggio, che includeva il famoso corsaro Hendrik van der Heul come comandante in seconda.
Nel 1696 un terzo dell’equipaggio di Kidd morì a causa di un’epidemia di colera nelle isole Comore, e né la nave superò le aspettative riposte su di essa, a quanto pare attaccò una nave dell’impero Mughal e l’assalto finì con un fallimento, né Kidd fu in grado di reclutare più uomini durante uno scalo in Madagascar.
Nel corso del tempo Kidd si guadagnò la reputazione di capitano crudele e spietato a causa delle dure punizioni che infliggeva ai suoi uomini, che portarono a diversi tentativi di ammutinamento e numerose diserzioni.
Questi atti di crudeltà furono presto denunciati da testimoni e prigionieri e le voci secondo cui Kidd aveva a che fare con la pirateria si diffusero rapidamente.
Un errore fatale
Nel gennaio 1698, vicino alla città indiana di Cochin, Kidd catturò una nave armena chiamata Quedagh Merchant, il cui capitano era inglese ma batteva bandiera francese. Kidd, a cui non era chiara la legalità dell’azione, voleva convincere il suo equipaggio a restituire la nave ai proprietari, ma i suoi uomini sostenevano che tutta la documentazione e la bandiera fossero francesi, quindi la cattura era legale.
Nel tentativo di salvare la sua reputazione e mantenere il controllo della nave, Kidd accettò.
Quando la notizia raggiunse l’Inghilterra, non fece altro che rafforzare le storie che circolavano sul comportamento piratesco di Kidd.
Ritornato a New York Kidd apprese di essere ricercato per pirateria e seppellì parte della sua ricchezza nelle isole Gardiners, vicino a East Hampton, New York, sperando di recuperarla in seguito.
Kidd fu portato a Boston sotto false promesse di clemenza da parte del governatore Bellomont, ma nel luglio 1699 fu arrestato e imprigionato in condizioni insalubri.
Un anno dopo il corsaro fu trasferito in Inghilterra dove fu processato per pirateria e omicidio di un membro dell’equipaggio.
L’interrogatorio avvenuto al parlamento britannico, iniziato l’8 maggio 1701 e terminato il giorno successivo, fece conoscere William Kidd all’opinione pubblica.
Tutte le sue lettere al re Guglielmo III in cui chiedeva clemenza furono respinte e alla fine fu impiccato il 23 maggio 1701, anche se la corda si ruppe e l’operazione dovette ripetersi.
Il suo corpo fu esposto sulle rive del Tamigi per tre anni, come monito.