L’uomo, la cui attenzione è sempre rivolta all’esterno, che è continuamente distratto dalla fantasmagoria delle apparenze, non sospetta nemmeno la realtà, la concretezza, la ricchezza di quel mondo interno, la potenza delle forze che vi si agitano, l’importanza degli avvenimenti che vi si svolgono. (…)
Il mondo interiore è un vero universo, magnifico e sconfinato non meno di quello esterno.
Esso pure ha le sue cime scintillanti e i suoi abissi tenebrosi, le sue aride lande e i suoi tesori nascosti, i suoi fiori olezzanti e le sue messi; esso pure ha i suoi impetuosi torrenti e i suoi placidi fiumi, le sue pigre nebbie e i suoi uragani devastatori.
Ha le sue chiare albe e i suoi tramonti purpurei, le sue liete primavere, le sue estati opulente, i suoi rigidi inverni.”
Roberto Assagioli (1888-1974), Il mondo interiore