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PISSTA

Servizio di Ripristino Post Incidente stradale

Quando avviene un incidente stradale l’attenzione è giustamente rivolta al soccorso dei feriti e poi dei veicoli, ma non bisogna sottovalutare il soccorso alla strada.

I dati statistici dicono che circa il 7% degli incidenti annui, con morti e feriti, avviene a causa del non corretto ripristino del fondo stradale interessato da precedenti incidenti.

Questo senza tener conto del danno ambientale causato dalla dispersione di materiale solido (plastiche, vetri , etc…) che rimane spesso abbandonato sul ciglio della strada e di idrocarburi, olii e altri liquidi dei motori che dalla superficie delle strade, in un tempo relativamente breve, se non rimossi, vanno a confluire nelle falde acquifere.

L’ esperienza e la competenza in questo settore ci permettono di trovare in tempi rapidissimi la soluzione più giusta per ripristinare la massima sicurezza post incidente stradale.

Le fasi del servizio di Ripristino Post Incidente stradale

  • Al verificarsi di un incidente stradale, le Forze di Polizia attivano PISSTA grazie al numero verde gratuito 800.034.034.
  • La Centrale Operativa che risponde h 24, tutto l’anno, coordina la S.O.R. (o nei casi più complessi le strutture di II e III livello) che entro 20 minuti raggiungono il luogo del sinistro.
  • Viene quindi fatta una valutazione della situazione e dei rischi ad essa connessa e predisposta ogni misura atta a mettere in sicurezza il luogo del sinistro.
  • Quindi viene predisposta la strategia più idonea per ripristinare correttamente e il più velocemente possibile la sede stradale.
Per garantire la massima tempestività di intervento, le nostre Strutture Operative Radiomobili sono dislocate in maniera capillare su tutto il territorio nazionale.

Il ripristino delle condizioni di sicurezza stradale e la reintegra delle matrici ambientali in seguito ad un sinistro stradale prevede diverse tipologie di intervento tutte effettuate in emergenza.

Aspirazione liquidi inquinanti

Recupero dei rifiuti solidi non biodegradabili

Attività ulteriori ed accessorie per ripristinare la sicurezza stradale e preservare l'ambiente

Il servizio reso da PISSTA segue rigorose metodologie operative anche nella fase di gestione e smaltimento dei rifiuti, nel rispetto del vigente quadro normativo.

Proprio per questo PISSTA è iscritta all’Albo Nazionale Gestori Ambientali alle seguenti abilitazioni:

  • – Categoria 2 bis “Trasporto di rifiuti in conto proprio” nella classe “operazioni di raccolta e trasporto dei rifiuti non pericolosi e pericolosi”;
  • – Categoria 4 “Raccolta e trasporto di rifiuti speciali non pericolosi”;
  • – Categoria 5 “Raccolta e trasporto di rifiuti pericolosi”;
  • – Categoria 8 “Attività di intermediazione rifiuti”;
  • – Categoria 9 “Bonifica siti inquinati”.


Ma che fine fanno i rifiuti recuperati da PISSTA?
Una volta recuperati i rifiuti, gli operatori delle S.O.R. provvedono a compilare il “Formulario Identificazione Rifiuti” (F.I.R.), che identifica quantità e tipologia dei rifiuti. Quindi trasportano il materiale raccolto nelle varie sedi dislocate su tutto il territorio nazionale, che fungono da deposito temporaneo.

A questo punto i rifiuti vengono caricati nel registro di “carico-scarico”, differenziati secondo gli specifici codici CER e custoditi in appositi contenitori all’interno di una vera e propria isola ecologica recintata e sorvegliata (definita ecopiazzola).

I rifiuti vengono poi affidati a Consorzi o Impianti autorizzati che ne garantiscono il corretto e legittimo smaltimento.

PISSTA è in grado di documentare l’intera filiera di smaltimento dei rifiuti recuperati attestandone la tracciabilità e rintracciabilità in tutte le fasi così da consentire e garantire la verifica e controllo di tutte le operazioni effettuate.

Ripristino Post Incidente a costo zero

Gli Enti proprietari delle strade sono tenuti per legge a garantire la sicurezza e la fluidità della circolazione e devono provvedere alla manutenzione, gestione e pulizia delle strade, delle loro pertinenze e arredo, nonché delle attrezzature, impianti e servizi. A fronte di tale obbligo le Amministrazioni, ancor più quelle locali, hanno risorse sempre minori e bilanci sempre più stringenti.

Il servizio di RPI (Ripristino Post Incidente) offerto da PISSTA non ha costi né per i Cittadini né per la Pubblica Amministrazione.

Il corrispettivo di ogni nostro intervento è infatti applicato alle compagnie assicurative che, in base al contratto di settore e all’articolo 239 del D.Lgs. n.152/2006, sono tenute a coprire i rischi e i costi connessi alla circolazione dei veicoli, compreso l’imbrattamento delle strade.

PISSTA in linea con i principi di sostenibilità ed etica garantisce il servizio di RPI (Ripristino Post Incidente) anche quando il veicolo responsabile del sinistro resta ignoto.

Le norme che regolano l’attività di rimozione dei detriti e pulitura della sede stradale sono contenute nel Codice della strada, che all’articolo 211 impone il ripristino dello stato dei luoghi dopo un incidente. Una linea ribadita anche dal Codice dell’Ambiente (D. L.vo n. 152 del 3 aprile 2006) che all’articolo 192 prevede il divieto di abbandono e deposito incontrollato di rifiuti sul suolo e nel suolo. Il Codice della Strada disciplina, inoltre, all’articolo 14 i poteri e le prerogative degli Enti pubblici e locali titolari della strada. Non solo: lo stesso stabilisce che al ripristino delle condizioni di sicurezza concorrano anche i conducenti dei veicoli che causano il sinistro. L’articolo 15 infatti vieta di gettare o depositare rifiuti o materie di qualsiasi tipo sulla strada, mentre l’articolo 161 (comma 2 e 3), in caso di sversamento accidentale di sostanze impone al conducente l’adozione di cautele per rendere sicura la circolazione e l’obbligo di informare l’Ente proprietario della sede viaria affinché si intervenga sull’area interessata. Art. 14 del C.d.S. “Poteri e compiti degli Enti proprietari delle strade” Gli Enti proprietari delle strade, allo scopo di garantire la sicurezza e la fluidità della circolazione, provvedono: a) Alla manutenzione, gestione e pulizia delle strade, delle loro pertinenze e arredo, nonché delle attrezzature, impianti e servizi. b) Al controllo tecnico dell’efficienza delle strade e relative pertinenze. c) Alla apposizione e manutenzione della segnaletica prescritta. Art. 15 del C.d.S. “Atti vietati” Su tutte le strade e loro pertinenze è vietato: a) Danneggiare in qualsiasi modo le opere, le piantagioni e gli impianti che ad esse appartengono alterarne la forma ed invadere od occupare la piattaforma e le pertinenze o creare comunque stati di pericolo per la circolazione. b) Danneggiare, spostare, rimuovere o imbrattare la segnaletica stradale ed ogni altro manufatto ad essa attinente. c) Impedire il libero deflusso delle acque nei fossi laterali e nelle relative opere di raccolta e di scarico. d) Impedire il libero deflusso delle acque che si scaricano sui terreni sottostanti. e) Far circolare bestiame, fatta eccezione per quelle locali con l’osservanza delle norme previste sulla conduzione degli animali. f) Depositare rifiuti o materie di qualsiasi specie, insudiciare e imbrattare comunque la strada e le sue pertinenze. f-bis) Insozzare la strada o le sue pertinenze gettando rifiuti o oggetti dai veicoli in sosta o in movimento. g) Apportare o spargere fango o detriti anche a mezzo delle ruote dei veicoli provenienti da accessi e diramazioni. h) Scaricare, senza regolare concessione, nei fossi e nelle cunette materiali o cose di qualsiasi genere o incanalare in essi acque di qualunque natura. i) Gettare dai veicoli in movimento qualsiasi cosa. Art. 161 del C.d.S. “Ingombro della carreggiata” 1) Nel caso di ingombro della carreggiata per avaria del veicolo, per caduta del carico o per qualsiasi altra causa, il conducente, al fine di evitare ogni pericolo per il traffico sopraggiungente, deve sollecitamente rendere libero per quanto possibile il transito provvedendo a rimuovere l’ingombro e a spingere il veicolo fuori della carreggiata o, se ciò non è possibile, a collocarlo sul margine destro della carreggiata e parallelamente all’asse di essa. 2) Chiunque non abbia potuto evitare la caduta o lo spargimento di materie viscide, infiammabili o comunque atte a creare pericolo o intralcio alla circolazione deve provvedere immediatamente ad adottare le cautele necessarie per rendere sicura la circolazione e libero il transito. 3) Nei casi previsti dal presente articolo, l’utente deve provvedere a segnalare il pericolo o l’intralcio agli utenti mediante il segnale di cui all’art. 162 o in mancanza con altri mezzi idonei, nonché informare l’Ente proprietario della strada od un organo di Polizia. 4) Chiunque viola le disposizioni del presente articolo è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 41 a euro 169. Art. 211 del C.d.S. ”Sanzione accessoria dell’obbligo di ripristino dello stato dei luoghi o di rimozione di opere abusive“. La normativa contenuta nella parte quarta del Testo Unico Ambientale definisce i detriti derivanti dal sinistro stradale a tutti gli effetti "rifiuti", così sancendo l'obbligo per i soggetti coinvolti nell’incidente di rimuoverli, o di segnalarne all’ “ente proprietario della strada o a un organo di polizia” la presenza affinché questi provvedano a rimuoverli e a smaltirli correttamente.
  • Circa 30.000 incidenti annui, con morti e feriti avvengono a causa di un non corretto ripristino del fondo stradale interessato da incidenti precedenti.
  • Il mancato ripristino, provoca la dispersione di idrocarburi, olii e liquidi di liquidi altamente inquinanti con un enorme danno ambientale.

Cosa si intende per rifiuti stradali?
Sono definiti “rifiuti stradali” i lamierati, i frammenti di vetro, le strutture plastiche, i tessuti, le gomme, le parti solide che si disperdono in seguito ad un sinistro, a cui vanno aggiunti quei rifiuti stradali per lo più liquidi, come ad esempio i lubrificanti, i carburanti, i refrigeranti, etc..

Il Ripristino Post Incidente determina

Il mancato Ripristino determina

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